15 aprile 2025

Fastweb FTTH

Nel 1999, a seguito della liberalizzazione nel settore delle telecomunicazioni, sorge una nuova azienda che si propone la realizzazione di una rete di accesso in fibra ottica FTTH, con l'obiettivo di fornire servizi Triple Play (IPTV, VoIP (protocollo h323), banda larga), per l'utenza residenziale, chiamata Fastweb, così nel 2001 acquista i diritti di utilizzo di buona parte dei cavidotti del progetto SOCRATE a Roma, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Bari, in cui installa fibra propria rimuovendone quella del vecchio progetto Telecom e integra con scavi propri l'infrastruttura preesistente; a Milano e Hynterland, Torino, Bologna e Genova invece, agisce con una copertura capillare tramite il provider di dark fiber chiamato Metroweb. Tale infrastruttura è stata anche installata nella zona industriale di Modugno (Bari).

La rete storica di accesso FTTH AON (Active Optical Network) anche nota come Metroring che Fastweb cablò, è una vera e propria rete MAN: per ogni città vi sono dei Long Distance PoP collegati dal livello superiore alla rete nazionale di Fastweb e dal livello  inferiore alla rete a maglia di PoP (Point of Presence) in cui viene fatto il routing, da ognuno dei quali parte a livello inferiore un anello (punto-punto)*1 di fibra a 6Gbps che abbraccia i miniPoP (Cisco 6506 Series) per utenza residenziale e Small Business, dove viene effettuato un ulteriore routing; lo scopo del miniPoP è quello di minimizzare i costi di stesura della fibra.


miniPoP, Torino


I miniPoP sono collocati in locali esclusivi Fastweb, spesso locali di condomini; dai miniPoP partono 36 anelli bidirezionali (propriamente detti)*2 di fibra monomodale (chiamata "Drop"), 
ogni anello ha a disposizione una banda di 1Gbps, ed è chiamato Area Elementare; ogni anello abbraccia un massimo di 10 Building Switch (tipicamente Cisco Catalyst 3500 XL, o 2950 o 3550, tutti Fast Ethernet 10/100 e con 2 porte JBIC da 1Gbps di uplink alle quali vengono connessi i Drop tramite una coppia di patch cable SC/UPC) ognuno dei quali serve fino a 24 utenze; ogni switch viene identificato da "ID Progressivo".






Distributore Slave vecchio tipo

Per ogni switch vi è quindi la necessità di alimentazione elettrica a volte prelevata dall'utenza condominiale a seguito di accordi, altre volte tramite sottoscrizione di un'utenza elettrica dedicata da parte di Fastweb, tali switch vengono ubicati in armadi posti nelle cantine di vari condomini, talvolta anche in strada; in ognuno di essi vi è una conversione elettro-ottica da Fast Ethernet in fibra multimodale 100bFX attraverso un rack di Media Converter e termina in casa dell'utente con la riconversione della fibra ottica in ethernet attraverso un media converter esterno e un HAG con ingresso RJ45 (vecchia soluzione) o interno all'HAG, tale fibra costituisce la tratta verticale e termina nell'appartamento dell'utente del condominio stesso 
(collegamento Master), o tramite un ponte che parte dallo switch e termina in appartamenti di condomini limitrofi passando per un armadio di permutazione ottica esterno o interno all'edificio (collegamento Slave).



Armadio Catalyst Interno

All'inizio, quando la distanza tra Master e casa dell'utente non era molto lunga, si preferiva utilizzare direttamente un cavo ethernet UTP5 (FTTB) ma tale metodica fu abbandonata vista la scarsa flessibilità di tali cavi; la fibra termina su una borchia nei pressi della prima presa Telecom con connettore VF-45 della famiglia 3M Volition poi sostituito con LC Multimode, da qui si collega l'HAG Fastweb da cui si collega l'uscita VoIP a monte dell'impianto telefonico (ribaltamento).

La rete è suddivisa a livello logico in VLANs che comunicano solo con il livello superiore, ed ad ogni switch è assegnato un indirizzo di VLAN.

Dato il doppio anello, è necessario applicare lo Spanning Tree Protocol per evitare i Broadcast Storm, ossia dei DoS dovuti alla generazione di un loop.

La topologia ad anelli fu una scelta dovuta all'ottimizzazione dei flussi multicast dovuti all'IPTV così da usare un unico flusso di dati per molte utenze.

Tale connessione forniva in principio 10Mbps simmetrici, successivamente portati a 100Mbps in DOWN e 50Mbps in UP.
Oltre i 100Mbps simmetrici non è possibile andare in quanto il Building Switch è provvisto di porte Ethernet 10/100Mbps.
I lavori di ampliamento di questo tipo di copertura sono stati sospesi nel 2006 in quanto prevedevano costi molto alti e trovavano giustificazione solo nelle aree ad altissima densità popolativa.
Switch Huawei


Fastweb e TIM nel 2016 attraverso una joint venture chiamata "Flash Fiber", partecipata all'80% da TIM e 20% da Fastweb riprendono a cablare FTTH in tecnologia PON anche sfruttando la fibra spenta prevista dalla vecchia vecchia rete Metroring, infatti, oltre ad altri ROE condivisi Fastweb/TIM, di fianco ai propri armadi master o slave viene anche installato un ROE esclusivo per Fastweb di colore nero.

Sfruttando il cablaggio verticale già presente ma cambiando il connettore in casa del cliente da VF-45 o LC a SC/APC; tale tecnologia fornisce 1Gbps in DOWN e 200Mbps in UP.
Tale tecnologia si affiancherà alla vecchia rete Fastweb P2P-AON (Legacy) la quale viene mantenuta e anche aggiornata sostituendo i vecchi Cisco Catalyst con dei nuovi switch full fiber con porte Bidirezionali SFP (SC/UPC Multimode) da 1Gbps e 2 porte SFP (LC/UPC) da 10Gbps di uplink (Huawei S5328C-HI-24S), determinando così la rimozione dei media converter lato switch, con conseguente sostituzione del connettore lato utente utilizzando una sola fibra ottica multimodale con connettore SC/UPC.

La TV di Fastweb veniva offerta attraverso un decoder proprietario di Fastweb connesso all'HAG via cavo ethernet, ma permetteva anche la fruizione di canali digitale terrestre solo in chiaro in quanto era dotato di ingresso antenna; Era necessario un abbonamento completo di Fastweb in Fibra Ottica o anche in ADSL sotto rete Fastweb; in seguito furono raggiunti accordi Sky e Mediaset Premium per l'offerta dei loro pacchetti tramite TV di Fastweb. Anche la TV di Fastweb si rivelò un fallimento, nel 2012 infatti venne dismessa; ma comunque Fastweb raggiunse un notevole sviluppo a causa dell'innovativa rete di accesso totalmente in fibra ottica, che offriva prestazioni notevolmente superiori all'ADSL dei primi anni.

Sono gli inizi del 2022 e Fastweb avvia la dismissione della vecchia rete AON, spostando le utenze su altre tecnologie. 


NOTE:

*1: per anello punto-punto si intende un cavo fisico, contenente un certo numero di fibre ottiche maggiore o pari al numero di apparati da connettere; questo cavo abbraccia un certo numero di apparati da connettere, e quando il cavo giunge nei pressi di tale apparato, viene fatto lo sfioccamento (DROP), ossia viene prelevata una coppia di fibre ottiche RX/TX diversa per ogni apparato e viene connesso ad esse.
Dal punto di vista logico questo tipo di collegamento non è di topologia ad anello, bensì a stella, ossia ogni apparato viene connesso a quello principale con un link diretto.

*2: per anello propriamente detto si intende un cavo fisico, contenente un numero di fibre ottiche che può anche essere solo pari ad 1 coppia RX/TX; questo cavo abbraccia un certo numero di apparati da connettere, e presso ogni apparato raggiunto, viene sfioccata (DROP) la stessa coppia o due coppie per ridondanza;
Dal punto di vista logico questo tipo di collegamento è di topologia ad anello o anello ridondato, anche noto come "Daisy Chain" ossia ogni apparato viene connesso a quello principale passando per tutti gli altri apparati afferenti allo stesso anello, quindi all'apparato principale afferisce solamente una coppia o due, da notare che qualora uno degli apparati facenti parte dell'anello divenisse non operativo, e l'anello fosse non ridondato, anche tutti gli altri apparati verrebbero isolati dalla centrale.



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